In Toscana, a pochi minuti da Firenze, si trova uno dei paesi più rinomati per la tradizione ceramica: Montelupo Fiorentino.
Meta perfetta per un soggiorno all’insegna dell’arte, Montelupo vanta 7 secoli di produzione artistica nel campo della ceramica, grazie sopratutto alla vicinanza a Firenze e alla presenza del fiume Arno che scorre in città e che fin dal 1200 ha permesso l’estrazione dell’argilla.
Un mese fa ha avuto inizio la mia avventura con Cèramica: sono stata contattata per occuparmi della strategia e dell’estetica del profilo Instagram @montelupo_ceramic e per recarmi a Montelupo Fiorentino come fotografa ufficiale in occasione della Festa della Cèramica .
Il tema della 26^ Festa della Cèramica, tenutasi dal 15 al 17 Luglio a Montelupo, era “La ceramica del quotidiano”. L’esplorazione, dunque, della ceramica come oggetto del presente, che certamente onora le antiche tradizioni ma che, proprio come suggerisce il nome, “Cè” ancora, ed è più viva che mai.
Il paese di Montelupo Fiorentino: il gioiello della ceramica toscana
Perdersi tra le vie e tra le botteghe del paesino di Montelupo è proprio come perdersi nel paesi dei balocchi: colori, forme e design differenti catturano gli occhi e lo spirito.
Le botteghe del paese sono visitabili tutto l’anno, sempre pronte ad accogliere le persone che si recano a Montelupo per scoprire l’antica arte della ceramica toscana.
La coloratissima Montelupo è la casa della Maiolica italiana, una produzione di vasellame ceramico che comporta la smaltatura di materiale poroso ed opaco.
Il museo della Ceramica di Montelupo
Cuore pulsante del paese toscano è senza dubbio il Museo della Ceramica, concepito dagli inizi degli anni ’70 in seguito allo scoperta di un pozzo rivelatosi un importante deposito archelogico in quanto ex-discarica delle fornaci, ma inaugurato ufficialmente nel 1983.
Il museo ripercorre in chiave archeologica tutti i reperti dalla varie epoche storiche. Mi ha colpito in particolar modo Il Rosso di Montelupo, ” un particolare pigmento rosso usato nella decorazione, la cui composizione rimane ancora oggi un mistero.”
La prima domenica del mese i visitatori possono entrare gratutitamente.
Visita alle Ceramiche di Montelupo
Durante il nostro soggiorno il comune di Montelupo ci ha gentilmente portato ad esplorare il cuore della ceramica montelupina. A pochi minuti dal centro si trovano tra le più rinomate ceramiche del paese, che presentano occasioni fotografiche a non finire!
La prima ceramica che abbiamo visitato è stata Ceramiche d’Arte Dolfi di Ivana Antonini, una signora simpaticissima e dedita al portare avanti la propria tradizione con passione e tenacia.
Una particolarità della Ceramica di Ivana è quella di dare grande spazio alla creatività femminile, dato che in passato per secoli le donne non sono state ritenute all’altezza dei ceramisti di sesso maschile.
Mi sono persa tra i mille colori, vasi, torni e vi consiglio caldamente di visitare Ivana se passate da Montelupo. Definirei il suo stile molto estroverso, quasi barocco, con una grande attenzione ai giochi di equilibri.
La seconda ceramica che abbiamo visitato è stata Terracotte di Corradini e Rinaldi, dove non soltanto abbiamo visto moltissimi professionisti all’opera ma abbiamo potuto guardare per la prima volta all’interno di una fornace per ceramiche, che raggiunge temperature tra gli 800-900°.
La città toscana di Montelupo Fiorentino si veste a tema Ceramica

Ma veniamo a noi! Il motivo per cui sono arrivata in città era documentare attraverso la fotografia le mostre e gli eventi nella città di Montelupo durante la 26^ Festa della Ceramica. E’ stato impegnativo (dati i mille eventi!) ma anche molto molto divertente.
Cito per prima l’ opera di Andrea Salvatori “Il Grande Testone”, una testa di David rovesciata, ingrandita e riempita di pesci rossi. Un chiaro invito ai visitatori ad interagire con l’opera, dato che uno dei pensieri fondanti di Salvatori è proprio che l’arte non debba essere fine a se stessa ma sempre in dialogo con l’ambiente circostante.
La città di Montelupo ha poi omaggiato Michelangelo Pistoletto con un’installazione di 15×5 metri che richiama il Terzo Paradiso, ri-creando il simbolo dell’infinito ∞ attraverso la ceramica.
L’intera città era in fermento: i locali sono scesi in piazza, ed i visitatori sono venuti da tutta Europa per riscoprire le ceramiche montelupine.
Il recupero degli spazi abbandonati
Come vi ho già spiegato in questo articolo sul mio amato albergo abbandonato Al Bersagliere, ho un debole particolare per gli edifici fatiscenti. Mi toccano molto profondamente.
Il lavoro che è stato fatto per far rivivere simbolicamente la ex fabbrica Fanciullacci mi ha letteralmente commossa. Fotografie degli ex artigiani, le ceramiche di montelupo e i concetti chiave di Cèramica (quali il colore, la tecnica, il recupero) sono stati proiettati sulle pareti dell’edificio, il tutto accompagnato da un mix di voci registrate dei paesani che ricordano la Fanciullacci e musica tech. Inutile dirvi che mi colavano le lacrime sopra la macchina fotografica! E’ stata un’installazione molto potente.
L’ex cinema Risorti
Questo suggestivo spazio non soltanto ha ospitato diversi spettacoli del primo Ceramic Performance Festival, ma anche una parte della mostra About a Vase di cui vi parlo qualche paragrafo più sotto.
Ma l’ex cinema, come potete vedere in foto, varrebbe un visita anche da solo, data la sua degradante bellezza.
Mostra Mercato FORMAE: l’eccellenza del Design e dell’Artigianato made in Italy
Mi sono sbizzarita a fotografare le opere d’arte in vendita alla mostra mercato FORMAE in Viale Umberto I, a cura della bravissima Federica Preto. Mi sarei voluta portare a casa tutto!
Qui trovate una gallery completa di tutte le fotografie dalla Mostra Mercato.

In particolar modo i ceramisti che hanno maggiormente “parlato” alla mia personalità e al mio stile sono stati:
- Studio 17. Piercings, api, alligatori, aereoplani. Geniali.
- Le terre storte di Elisa Betti, che tiene anche corsi e workshop nell’area di Como. Materica.
- Maria Grazia Pulvirenti, che con le sue foglie-ciotole ci regala un oggetto di design (per me) destinato a fare successo. Colorata e divertente.
All’interno degli Ateliers, sempre curati da Federica Preto, che avevano come compito quello di ri-elaborare favole tradizionali quali la Bella e la Bestia o La Regina delle nevi, le installazioni che mi hanno colpito di più sono state:
- I mondi di Camilla di Laboratorio Terrarte.

ABOUT A VASE
La mostra About a Vase, progettata da Matteo Zauli, esplora il vaso come oggetto del quotidiano nelle sue molteplici forme ed accezioni. La ceramica montelupina, pur rimanendo ben ancorata alle proprie tradizioni, mostra avere tutte le carte in tavola per affacciarsi ad un panorama internazionale.
Il clou della mostra, lo troviamo presso Palazzo Podestarile, dove i vasi sono immersi in un’atmosfera sileziosa, quasi aulica, e l’ex cinema Risorti, dove le sculture interagiscono con il blu dell’edificio fatiscente ma molto caratteristico.
La mostra saraà visitabile fino al 15 Luglio.
La mostra About a Vase prosegue anche alla Prioria di San Lorenzo, un luogo magico circondato da ulivi secolari. La Prioria è raggiungibile in 15 minuti a piedi dal Museo della Ceramica (se non temete la salita!), o in 3 minuti in auto.
Il paesaggio da qui è spettacolare e l’atmosfera rilassata, lontana dal fermento cittadino. Consigliatissima una tappa se siete di passaggio a Montelupo.
MondialTornianti on Tour: sfida all’ultimo vaso
L’evento più atteso della manifestazione quest’anno è senz’altro stato MondialTornianti, una sfida avvincente durata due giorni che ha visto protagoniste sfide tecniche, estetiche e di velocità tra artigiani provenienti da tutto il mondo.
I maestri ceramisti ci hanno incantato in Piazza dell’Unione Europea con la loro abilità manuale e, alcuni di loro, hanno anche distribuito vasetti “freschi” per la gioia degli spettatori.
Ispirazione e tecnica. Guardando questi artisti lavorare non ho potuto non provare una sana invidia: la loro abilità e la loro determinazione a portare avanti le proprie tradizioni gli fa veramente onore.
Performances
Non sono mancate le performance durante queste giornate di Cèramica 2018, che hanno animato la città notte e giorno. Montelupo ha preso vita grazie a tutti gli artisti presenti in città: non solo ceramisti, ma ballerini, attori, performer e musicisti.
“Spazio X Tempo” di Marco Bagnoli
Uno spazio particolare va dedicato all’Atelier di Marco Bagnoli, chiamato Spazio x Tempo ed inaugurato un anno fa, che abbiamo visitato una delle serate passate a Montelupo Fiorentino.
Gli spazi dell’Atelier Spazio x Tempo sono stati concepiti e realizzati in continuo dialogo con l’ambiente toscano circostante, attraverso l’uso della ceramica e di materiali naturali quali il legno, che riveste gran parte delle sale espositive.
Dato che l’Atelier si trova appena fuori Montelupo ed è circondato da vigneti, vi consiglio di non perdervi il tramonto da qui. Una bella occasione per i miei colleghi fotografi per esplorare un luogo di alto design e nello stesso tempo godersi una vista mozzafiato.
That’s all folks! Spero di avervi fatto innamorare della Ceramica quanto me ne sono innamorata io questo mese. Vi lascio il profilo Instagram di Montelupo se volete sbirciare il lavoro fatto nelle ultime settimane.
Per me è stato un grandissimo onore prendere parte a questa manifestazione creativa e stimolante. Ringrazio di cuore Silvia Lami, responsabile della Comunicazione e Ufficio Stampa del Comune di Montelupo Fiorentino, e l’Agenzia Ella per questa bellissima esperienza. Per seguire tutti gli sviluppi di Cèramica 2019 vi rimando al sito web ufficiale. Mi auguro di vederci ancora l’anno prossimo e di tornare presto a Montelupo.
Ire
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