Questa settimana sono stata invitata dall’ente del turismo della regione Lombardia all’interno del progetto InLombardia365 alla scoperta di due città che, seppur vicinissime a casa mia (Reggio Emilia), non avevo mai esplorato: Mantova e Cremona.
Queste città sono facilmente raggiungibili in macchina da Milano. Le abbiamo visitate in 3 giorni, quindi questo articolo vi può essere molto utile nel caso stiate pianificando un weekend in Lombardia tra Cremona e Mantova.
Ma partiamo dalla prima città visitata:
Cremona
All’interno di un caseificio: Fattorie Cremona
Siamo partiti con un tour gastronomico presso le Fattorie Cremona (fondate nel 1933) dove abbiamo assaggiato diversi tipi di Grana Padano e provolone, per gusto e stagionature. Abbiamo poi visitato l’interno del caseificio, che conta 200,000 posti per forme di formaggio.
So cosa starete pensando: una reggiana nella tana del grana padano! Il fatto è che queste forme di formaggio impilate per me hanno sempre un fascino incredibile 😉
Duomo e Torrazzo di Cremona
Arrivati nel centro città, siamo partiti da Piazza del Comune. La facciata del Duomo di Cremona raccoglie tutti gli stili delle epoche che ha vissuto: barocco, romanico e gotico.
Non perdete l’occasione di entrare dentro il particolarissimo Battisero di Cremona (1190 – 35 metri di altezza) e dentro l’affascinante cripta del Duomo di Cremona.
La vista più bella sul Duomo si ha sicuramente dal palazzo del Comune di Cremona. Vi consiglio di salire ed aprire (con delicatezza) le finestre 🙂
Teatro Ponchielli
Passando davanti alla casa nuziale di Stradivari, siamo arrivati al Teatro Ponchielli, immenso e super fotogenico. Costruito nell’800 da Luigi Canonica, viene poi dedicato al compositore e musicista cremonese Amilcare Ponchielli agli inizi del 900.
Museo del Violino
All’interno del Museo del Violino si possono ammirare i percorsi ed i capolavori dei maestri della liuteria cremonese: Amati, Stradivari e Guarneri.
Tra le molte installazioni multimediali, siamo entrati anche in una sala acustica immersiva in legno d’acero, per provare la sensazione di stare “all’interno” di un’orchestra.
Tra i violini più famosi creati da Stradivari, questo, cosí sapientamente intagliato (non dipinto!) mi ha davvero colpita:
Nella bottega artigianale di un mastro liutaio
L’Arte liutaia cremonese è patrimonio immateriale UNESCO dal 2012. A Cremona ci sono ben 154 liutai, che tramandano l’arte del costruire strumenti ad arco quali violini, violoncelli, viole e contrabbassi.
Come ci ha spiegato il liutaio Philippe Devanneaux nella sua bottega, più il violino viene suonato, più la qualità del suono migliora: è uno strumento della memoria e “ricorda” le melodie suonate.
Philippe ci ha illustrato le varie (difficilissime) fasi della preparazione del violino e tutti i materiali che costribuiscono alla sua creazione, che includono legni e resine molto differenti a seconda delle varie fasi.
Degustazione della tipica mostarda
Per chiudere la giornata, non potevamo non fermarci in una bottega locale (“Formaggi d’Italia”) per provare la mitica mostarda, vanto della città di Cremona. Abbiamo scoperto che la vera mostarda deve essere piccante,
Alla scoperta del torrone
Abbiamo chiuso questa prima parte del tour in Lombardia con una visita alla Dolciaria delle Sorelle Rivoltini, dove abbiamo seguito in prima persona la preparazione artigianale del torrone e del croccante, tipici di Cremona.
Abbiamo assaggiato il torrone caldo ed il croccante appena sfornato.
Mandorle, albume d’uovo e miele sono gli ingredienti principali del torrrone, che prende il suo nome dal “torione”, la torre di Cremona.
Vi svelo un piccole segreto: il vero torrone deve risultare croccantissimo al primo morso, ma poi deve sciogliersi in bocca, grazie all’effetto del miele!
Mantova
A guidarci nella seconda parte del nostro tour in Lombardia è stata la nostra favolosa guida turistica Lord Bonold di Visit Mantua, che vi consiglio caldamente nel caso vogliate visitare Mantova. Lorenzo è un vero dapper gentleman, laureato in Storia dell’Arte e con una grandissima conoscenza della storia della città.
Piazza delle Erbe & Basilica di Sant’Andrea
Siamo partiti dalla famosa piazza delle Erbe, circondata da edifici di epoche differenti e molto lontane tra loro, vero fulcro della cittadina di Mantova.
Abbiamo esplorato la maestosa Basilica concattedrale di Sant’Andrea, che sapientemente è stata costruita da Leon Battista Alberti in modo che da fuori sembrasse piuttosto modesta, per poi stupire una volta entrati. Si dice che al suo interno siano conservati due reliquiari contenenti il sangue di Cristo.
Teatro Bibiena
Chiamato anche teatro scientifico, il Teatro Bibiena di Mantova è senza dubbio uno dei luoghi più fotogenici e particolari che io abbia mai visto. Sono rimasta assolutamente incantata davanti a tutta questa bellezza.
Presenta una struttura a campana e, dato che Mantova si trova lontana da cave di marmo, è stato interamente costruito in mattoni.
Il 16 gennaio 1770 il giovanissimo Wolfgang Amadeus Mozart, che allora aveva poco più di 14 anni, si esibií in questo teatro durante la sua tournee italiana.
Biblioteca Teresiana
Costruita per volere dell’Imperatrice Maria Teresa d’Austria all’interno dell’antico collegio gesuitico, è la prima e più antica biblioteca pubblica della città. Un vero e proprio luogo alla Bella e la Bestia, ha al suo interno anche una collezione di mappamondi e globi celesti.
Duomo di Mantova
Vera e propria macedonia stilistica: di fronte barocco, di lato gotico, dietro romanico.
Tramonto sul lago
Proprio davanti al Duomo è possibile prendere una navetta che vi porterà direttamente dall’altra parte del Mincio. Da qui potrete godervi un tramonto molto fotogenico sulla città di Mantova.
Palazzo Ducale di Mantova
Definito “una città dentro la città”, Palazzo Ducale fu per quasi quattrocento anni la residenza della famiglia dei Gonzaga, signori di Mantova dal 1328 al 1707.
Camera degli Sposi
All’interno del Palazzo Ducale di Mantova, in particolare dentro la torre di San Giorgio, fu dipinto il grande capolavoro di Andrea Mantegna, la Camera degli Sposi, commissionata da Ludovico III Gonzaga.
Il pittore lavorò per novi anno alla decorazione della “Camera Picta”, dal 1465 al 1474.
Palazzo della Ragione
Palazzo Te
In contrapposizione a Palazzo Ducale, Palazzo Te fu costruito ed è tuttora pieno di riferimenti alla favorita del Signore di Mantova, Isabella Boschetti, che gli diede anche un figlio, Alessandro.
Una nota di merito personalmente va alla Camera dei Venti, con le bellissime rappresentazioni dei segni zodiacali e delle loro occupazioni ideali (es. Gemelli corridori, Scorpioni sacerdoti). I nemici di Federico dovevano essere del Sagittario, infatti questo è l’unico segno rappresentato negativamente, con persone in carcere.
Palazzo San Sebastiano
Abbiamo concluso il tour con una visita al palazzo comunale di San Sebastiano, vero e proprio custode di moltissime opere antiche.
That’s all folks! Cremona e Mantova si sono rivelati due e veri gioielli. Spero di avervi ispirato a visitarle e, ovviamente, a fotografarle!
Potete seguire il bellissimo progetto di InLombardia tramite l’hashtag su Instagram #inlombardia365 per scoprire moltissimi altri posti fotogenici.
Ire